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Il Novecento è stato il secolo in cui il culto della fanciullezza si è radicalizzato: gli adulti sono stati indotti a conservare la propria giovinezza, a "pensare giovane", il fanciullo è stato imposto come paradigma di un essere ideale e l'immaturità è diventata la malattia estrema del mondo occidentale. Da "Peter Pan" a "Lolita", dal "Giovane Holden" a "Il sorpasso" e a Fellini, un'analisi della decadenza del mondo occidentale dominato dal mito dannoso del ritorno all'innocenza infantile. Un mondo racchiuso nell'immagine dell'ultima scena di "Full Metal Jacket", nel plotone di marines che, dopo l'ennesimo massacro, torna alla base cantando l'inno di Topolino. Un'immagine paradossale, ma fino a un certo punto.